Prevenzione Osteoporosi

L’Osteoporosi è una malattia cronica caratterizzata da alterazioni della struttura ossea.

Si stima che in Italia siano affetti da questa patologia 1 donna su 3 oltre i 50 anni e 1 uomo su 8 oltre i 60 anni.

Ma cos’è l’Osteoporosi? E come si sviluppa?

In tutte le fasi della vita, le ossa vanno incontro ad un processo fisiologico di rimodellamento nel quale parte del tessuto scheletrico vecchio e danneggiato viene rimosso ad opera degli osteoclasti mentre nuovo tessuto viene riformato ad opera degli osteoblasti.

Con l’avanzare dell’età, l’attività degli osteoclasti tende ad essere maggiore rispetto a quella degli osteoblasti ed infatti l’invecchiamento fisiologico si accompagna ad una certa perdita di massa ossea.

L’Osteoporosi si sviluppa quando tale perdita diventa eccessiva e patologica a causa di una persistente e dominante attività di riassorbimento osseo rispetto a quella di neoformazione.

Quindi l’Osteoporosi non è una condizione fisiologica correlata all’invecchiamento ma una vera e propria malattia.  

Esistono due forme principali di osteoporosi: una “primitiva”, che colpisce le donne in post-menopausa e gli anziani, ed una “secondaria”, che invece può interessare soggetti di qualsiasi età affetti da malattie croniche o in terapia con farmaci che, direttamente o indirettamente, influenzano negativamente la salute scheletrica.

L’Osteoporosi è una malattia silente e l’esordio dei sintomi coincide con la comparsa di una frattura da fragilità. Tutti i distretti scheletrici sono a rischio Osteoporosi e possono essere interessati da eventi fratturativi. Tuttavia, le più comuni fratture da fragilità interessano la colonna vertebrale, il femore prossimale (collo) ed il polso.

La diagnosi di Osteoporosi si basa, in primo luogo, sull’esecuzione della Densitometria Ossea (DEXA o MOC), un esame che permette di calcolare la densità minerale ossea. Le aree generalmente valutate sono la colonna lombare ed il femore prossimale.

Nei pazienti con diagnosi densitometrica di Osteoporosi o in quelli con sospetta Osteoporosi secondaria, va eseguita una radiografia della colonna vertebrale che consente di diagnosticare precocemente le fratture vertebrali.

Infine, semplici esami su sangue ed urine, consentono di studiare il metabolismo calcio-fosforo e di escludere o confermare il sospetto clinico di forme secondarie di Osteoporosi.

La Prevenzione Primaria dell’Osteoporosi agisce sui fattori di rischio acquisiti, quindi modificabili, che influenzano per circa il 50% la salute delle nostre ossa in tutte le fasi della vita. L’altro 50% del nostro patrimonio scheletrico è geneticamente determinato e come tale non modificabile.

Un adeguato introito di alimenti ad alto contenuto di calcio (latte e derivati, noci, nocciole, mandorle) è strategico per favorire il corretto rimodellamento scheletrico e l’acquisizione ed il mantenimento della massa ossea. Per garantire che il calcio introdotto con gli alimenti venga assorbito è necessario avere normali livelli circolanti di Vitamina D.

L’esercizio fisico è un altro importante tassello nella strategia di prevenzione delle fratture, come anche eliminare quei fattori di rischio che portano ad una perdita progressiva di massa ossea, come l’abuso di alcool ed il fumo di sigarette.

Tutte queste misure di prevenzione risultano efficaci se intraprese prima dell’insorgenza e della diagnosi conclamata dell’Osteoporosi, e soprattutto nelle prime decadi di vita, favorendo in tal modo la costituzione del patrimonio scheletrico ed il raggiungimento del picco di massa ossea.

Quando l’Osteoporosi si è instaurata, e soprattutto quando essa si complica con la sopravvenienza di fratture, un corretto stile di vita va coadiuvato da una terapia farmacologica anti-osteoporotica.