La Giornata Mondiale Alzheimer, istituita nel 1994 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dall’Alzheimer’s Disease International, rappresenta in tutto il mondo un momento di informazione e coinvolgimento per una malattia che colpisce molte persone.
CHE COS’È?
Il Morbo di Alzheimer è una patologia neurodegenerativa, progressiva ed irreversibile, che colpisce il sistema nervoso centrale. Negli anziani, categoria maggiormente colpita, rappresenta la più comune forma di demenza, intesa come una progressiva perdita delle funzioni cognitive.
COME SI MANIFESTA?
Esso influisce, infatti, sulla capacità di portare a termine le più semplici attività quotidiane, andando a colpire aree cerebrali che controllano funzioni come la memoria, il pensiero, la parola.
L’esordio della malattia è spesso subdolo e sottovalutato.
Ma il progressivo declino delle funzioni cerebrali porta, inevitabilmente, ad una “emarginazione sociale”, dovuta alla perdita di controllo delle reazioni comportamentali ed emotive.
QUAL È IL TRATTAMENTO?
Non esiste una cura: i farmaci ad oggi disponibili tendono soltanto a rallentarne il decorso, permettendo al malato di conservare più a lungo le funzioni cognitive.
FATTORI DI RISCHIO
Studi scientifici hanno dimostrato l’esistenza di alcuni Fattori di Rischio che possono incrementare le probabilità di sviluppare il Morbo:
- Età – è il fattore di rischio più significativo. Sebbene esistano forme precoci della malattia, difficilmente viene diagnosticata una forma di demenza prima dei 65 anni.
- Sesso – è stato dimostrato che le donne hanno una maggiore predisposizione al Morbo di Alzheimer rispetto agli uomini.
- Fattori genetici