Osteoporosi: cos’è, cause, sintomi, diagnosi e prevenzione

osteoporosi

L’Osteoporosi (il cui significato è “osso poroso”) è una malattia scheletrica e sistemica che si caratterizza per una riduzione della densità minerale delle ossa e per il deterioramento della microstruttura del tessuto osseo.

Tutto ciò comporta un aumento della fragilità ossea e un aumento del rischio di fratture, anche per traumi minimi (dopo una caduta, dopo aver sollevato un peso di entità lieve, dopo una flessione della schiena). È una patologia più severa dell’osteopenia, che invece è caratterizzata da una lieve riduzione della densità minerale ossea. Esistono due forme di osteoporosi: primitiva (colpisce principalmente donne in post menopausa e anziani) e secondaria (riguarda qualsiasi persona con malattie croniche o terapie farmacologiche che possono incidere sulla salute scheletrica).

Secondo dati del Ministero della Salute, in Italia si stima che l’Osteoporosi colpisca circa 5 milioni di persone, di cui l’80% sono donne in post-menopausa. La prevalenza dei casi cresce con l’avanzare dell’età.

Quali sono le cause e i sintomi dell’osteoporosi?

Ogni caso di Osteoporosi porta con sé una particolare storia clinica. Il nostro obiettivo è riportare un quadro d’insieme della malattia. Prima di elencare le varie cause, vale la pena sottolineare che, con l’avanzare dell’età, inevitabilmente l’osso va incontro a un deterioramento fisiologico, con conseguente riduzione di massa ossea. Per cui, una delle principali cause è l’invecchiamento. Tra le altre invece possiamo trovare:

  • familiarità per osteoporosi e/o fratture da osteoporosi
  • riduzione dei livelli di estrogeni nelle donne o riduzione dei livelli di testosterone negli uomini
  • limitata attività fisica o totale immobilità fisica
  • alterazioni del sistema endocrino che riguardano il metabolismo osseo (ad es. Iperparatiroidismo, ipercortisolismo, ecc.)
  • scarsa assunzione di Calcio e vitamina D nella propria alimentazione

Dobbiamo sottolineare che l’Osteoporosi può insorgere in maniera lenta e progressiva, non sono mai presenti sintomi evidenti finché non compare un anno fratturativo (malattia asintomatica). Per questo la Prevenzione risulta uno strumento indispensabile per intervenire ed evitare le conseguenze anche gravi: fratture vertebrali e femorali in particolar modo.

Di fatto la frattura di un osso, a seguito di una caduta di lieve entità, è il primo campanello d’allarme che induce lo Specialista a sospettare nel paziente una condizione di Osteoporosi.

Come diagnosticare l’Osteoporosi?

La diagnosi da parte di un medico specialista punta a confermare la presenza o meno di Osteoporosi nel paziente. Innanzitutto il professionista studia la storia clinica del paziente, alla scoperta di particolari indicatori di familiarità o fattori di rischio.

L’esame diagnostico gold standard per la diagnosi di osteoporosi viene effettuato con la densitometria ossea computerizzata, cioè la MOC, una tecnica a raggi X (con bassa emissione di radiazioni) che valuta la quantità di massa ossea in siti specifici (particolarmente femore e colonna lombare). Si tratta di una tecnologia non invasiva e indolore, in quanto – in pochissimi minuti – esegue una scansione dei siti specifici per la diagnosi di Osteoporosi.

I risultati prodotti dal macchinario sono: la quantità di massa ossea (BMD) sul sito specifico; il T-score, che permette di conoscere la variazione della massa ossea del paziente rispetto al suo picco di massa ossea ideale (raggiunto intorno ai 25-30 anni); lo Z-score, che fornisce la variazione di massa ossea del paziente rispetto ai valori normali per età ed etnia.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità la diagnosi di Osteoporosi si configura quando il T-score è maggiore (in senso negativo) di -2,5 deviazioni standard. Lo Z-score è invece utile in soggetti giovani e donne in età fertile e fornisce la diagnosi di ridotta massa ossea quando il valore è maggiore (sempre in senso negativo) di -2,0 deviazioni standard.

Questo strumento diagnostico si basa sull’emissione di basse radiazioni ionizzanti che non sono nocive per l’uomo, ma è controindicato per le donne in stato di gravidanza.

Oltre a questo strumento diagnostico, il medico può avvalersi degli esami del sangue e delle urine e di ulteriori esami strumentali come la radiografia tradizionale, in particolar modo utile la Morfometria vertebrale. Una diagnosi precoce dell’Osteoporosi è fondamentale per ridurre il rischio di fratture, migliorare la qualità di vita del paziente e ridurre i costi sanitari associati alle fratture.

La prevenzione dell’Osteoporosi

In linea generale, la prevenzione dell’Osteoporosi può avvenire grazie a uno stile di vita sano ed equilibrato, che comprenda attività fisica e un’alimentazione il più possibile corretta. Per cui, è possibile prevenire assumento calcio e vitamina D in quantità adeguate, fare esercizio fisico regolare, non fumare, limitare il consumo di alcool e mantenere un peso corporeo adeguato.

Le prestazioni per l’osteoporosi di DMLab Infernetto

Questo approfondimento non sostituisce in alcun modo il parere di un medico specialista, per ulteriori indagini vi esortiamo a contattare i nostri specialisti. In occasione del Mese della Prevenzione Endocrinologica, DMlab Infernetto incoraggia la prevenzione contro l’Osteoporosi, offrendo importanti promozioni per tutti i pazienti.

Grazie alle nostre esperte in materia, la Dott.ssa Maria Rosaria Chiossi e la Prof.ssa Maria Teresa Santarelli, DMlab Infernetto sensibilizza le persone a una prevenzione consapevole. Se vuoi saperne di più, prenota ora una visita nei nostri studi medici. Per avere maggiori informazioni, visita la nostra pagina dedicata.

Articolo realizzato con la consulenza della Professoressa Maria Teresa Santarelli e della Dott.ssa Maria Rosaria Chiossi

test osteoporosidna test salute ossea