Prima di addentrarci alla scoperta delle malattie della Tiroide, facciamo un passo indietro. La Tiroide è una ghiandola endocrina a forma di farfalla che si trova alla base del collo, nella parte anteriore, e svolge svariate funzioni fondamentali e nevralgiche per l’equilibrio della nostra salute.
Gli ormoni tiroidei, prodotti dalla Tiroide, controllano il metabolismo e sono responsabili del corretto funzionamento di molte cellule del nostro organismo durante la vita fetale sono fondamentali per lo sviluppo di tessuti e organi. La tiroide produce due ormoni:
- T4 (tiroxina), l’ormone prodotto in maggior quantità dalla tiroide, che ha un effetto minimo sulla stimolazione del metabolismo
- T3 (triiodotironina): è l’ormone biologicamente attivo, prodotto in piccola quota dalla tiroide e per la maggior parte ottenuto dalla conversione dell’ormone T4
Il TSH (ormone tireostimolante) invece è un ormone prodotto dalla ghiandola ipofisaria (situata a livello cerebrale) ed è necessario per il controllo della produzione degli ormoni tiroidei (T3 e T4) agendo da stimolo sulle cellule tiroidee regolandone la funzione.
In questo approfondimento ci concentreremo principalmente su quali sono le malattie della Tiroide, realizzando una panoramica generale, e come avviene la diagnosi.
Quali sono le malattie della tiroide?
Le Patologie Tiroidee sono più comuni di quanto pensiamo e possono colpire persone di tutte le età. Per descriverle però, è necessario andare nello specifico, spiegando sintomi e cause che caratterizzano queste condizioni. Oggi ci concentreremo sulle due forme più diffuse.
Ipotiroidismo
L’Ipotiroidismo è una condizione che emerge quando la Tiroide non produce abbastanza ormoni tiroidei. I sintomi possono variare a seconda dell’età del paziente e della sua storia clinica. I sintomi dell’ipotiroidismo, spesso vaghi e sfumati, maggiormente presenti nel caso di ipotiroidismo grave, sono i seguenti:
- intolleranza al freddo
- aumento di liquidi con conseguente aumento di peso
- sonnolenza
- stanchezza
- cute secca
- fragilità di capelli e unghie
- riduzione del tono dell’umore (depressione)
- incremento dei livelli di colesterolo nel sangue
- dolore alle articolazioni
- stipsi
- irregolarità mestruale
- difficoltà di concentrazione e di memoria
Nei casi in cui questa patologia non venga trattata, il paziente rischia complicazioni anche gravi, tra cui patologie cardiovascolari, aumento di volume della ghiandola tiroidea (anche definito gozzo), riduzione della fertilità, mixedema (importante accumulo di liquidi) e nel caso di ipotiroidismo in gravidanza complicanze nel nascituro, la cui gravità è in relazione al grado di ipotiroidismo e all’epoca gestazionale in cui questo insorge nella madre.
Le cause dell’ipotiroidismo possono essere varie, tra cui: carenza nutrizionale di iodio, le tiroiditi (più freqeuntemente quelle autoimmuni), l’asportazione chirurgica della tiroide, il trattamento radioterapico (in particolar modo della regione del collo e del torace), l’ipotiroidismo congenito; molto più raramente un ipotiroidismo può instaurarsi secondariamente a patologie dell’ipofisi (ipotiroidismo centrale o secondario) per carenza di TSH.
Ipertiroidismo
Al contrario dell’ipotiroidismo, l’ipertiroidismo è caratterizzato da una produzione maggiore di ormoni tiroidei rispetto ai valori normali. In questo caso i sintomi sono più facilmente individuabili e si instaurano più rapidamente. Tra i principali:
- iperattività
- repentina perdita di peso con aumento dell‘appetito
- nervosismo, ansia e irritabilità
- aumento del battito cardiaco fino a vere e proprie tachiaritmie
- aumento del volume della ghiandola tiroidea
- irregolarità mestruale
- insonnia
- aumento della sudorazione
- disturbi intestinali
- debolezza muscolare.
Quando la causa di ipertiroidismo è il morbo Graves-Basedow, possono comparire altri sintomi tra cui l’esoftalmo che si configura con sporgenza del globo oculare verso l’esterno, bruciore e secchezza oculare, disturbi della visione (diplopia, aumento della sensibilità alla luce).
Anche le tiroiditi, sia autoimmuni che acute o subacute (batteriche o virali) possono comportare al loro esordio un ipertiroidismo spesso transitorio che può anche risolversi autonomamente. Altra causa di ipertiroidismo può essere un aumento della produzione di ormoni tiroidei da parte di un nodulo iperfunzionante (adenoma di Plummer).
Diagnosi delle malattie della tiroide
Prima di elencare le diagnosi, occorre ricordare che ogni paziente presenta una storia clinica individuale. Pertanto, siamo di fronte a un elenco generale di strumenti che possono orientarci, ma se hai bisogno di approfondire la questione, ti consigliamo di contattare i medici specializzati di DMlab Infernetto.
Solitamente, i sintomi e un esame fisico generale permettono al medico di sospettare la presenza di una malattia tiroidea. Per averne la conferma, lo specialista si avvale di diversi strumenti:
- Esami del sangue: permettono al medico di misurare i livelli di TSH, ormoni tiroidei e degli anticorpi antitiroidei.
- Ecografia della tiroide: in questo modo, lo specialista può osservare le dimensioni e la struttura della ghiandola tiroidea, la presenza o meno di noduli.
- Agoaspirato ecoguidato: un piccolo campione di cellule tiroidee vengono prelevate attraverso un ago sottile, allo scopo di distinguere noduli tiroidei benigni o sospetti per malignità
Le prestazioni per le malattie tiroidee di DMLab Infernetto
Questo approfondimento non sostituisce in alcun modo il parere di un medico specialista, per ulteriori indagini vi esortiamo a contattare i nostri specialisti. In occasione del Mese della Prevenzione Endocrinologica, DMlab Infernetto incoraggia la prevenzione contro le malattie tiroidee, offrendo importanti promozioni per tutti i pazienti.
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Articolo realizzato con la consulenza della Dott.ssa Maria Rosaria Chiossi